Perchè prima o poi un economia collassa? Perú e Italia a confronto

Perchè prima o poi un economia collassa? Perú e Italia a confronto

É molto interessante come la scienza quantica possa legare le vicende di un singolo con quelle di uno stato. Gli ultimi studi evidenziano come la struttura dell’universo materiale è tenuta insieme da una piú sottile, energetica (Heisenberg premio nobel per la fisica). Questa ragnatela che tiene insieme il tutto inoltre inizia a crollare se si concentra troppa materia in un punto (egoismo individuale). Proprio per questo l’esatto contrario, ovvero la generosità nei confronti del prossimo, porta a un equilibrio stabile di crescita e di diffusione di energia.

L’universo é un oceano e noi come barche piú siamo leggeri prima arriviamo a destinazione. Chi carica troppo nella stiva affonda.

Per analogia lo stesso accade nel piccolo e nel grande. Uno stato inizia a crollare quando il suo popolo esagera dando troppa importanza al lavoro. Un popolo eccessivamente inquadrato nel lavoro creerá governanti egoisti che approfitteranno dell’eccessiva laboriositá delle persone con tasse insostenibili e burucrazie insuperabili. Come somari concentrati solo sul lavoro gli individui perderanno la capacità di ribellarsi alla frusta e alle ingiustizie dei governanti.

Chi vuole troppo insomma, alla fine perde sempre tutto.

Alcuni mi contesteranno dicendo “ma io lavoro per i miei figli” e sbagliano perché é spesso solo una scusa per dimostrare agli altri di saper generare reddito e non dedicare il giusto tempo alla prole. Inoltre si lasciano eredità “scomode” che danneggieranno il figlio facendolo diventare ozioso e senza nessuna difesa verso la vera realtá che lo attende.

Qualsiasi materialitá eccessiva in questo mondo, che come dice la quantica é energia vibratoria lenta, é destinata ad autocollassare nel medio lungo periodo. La ragnatela sottile che tiene insieme le ricchezze degli stati piú ricchi prima o poi decade come sta succedendo alle vecchie economie Europee basate sull’accumulo.

In tutti quei paesi dove invece l’attaccamento al lavoro non é ancora diventata un ossessione c’é ancora spazio di crescita.

Metto a confronto il Perú in cui vivo attualmente e l’Italia il mio paese d’origine. Il primo con una pressione fiscale e previdenziale del 30% e il secondo con una pressione fiscale e previdenziale del 70%. Il risultato é semplice, se in Italia lo stato ti prende piú del doppio rispetto al Perú vuol dire che la classe media Peruviana ha a disposizione un 50% di tempo in piú da dedicare ai propri figli, alla propria famiglia e alla propria vita.

Chiaramente molti sprecheranno questo tempo solo per fare piú soldi (come é successo in Europa) ma per una persona equilibrata che ha giá potuto capire gli effetti deleteri dell’accumulo é un ottima opportunitá di vivere in maniera meno meccanica e dando piú senso e realizzazione alla propria vita.

La scienza di oggi, come la religione a suo tempo, ci sta dicendo che la crescita materiale deve essere equilibrata e giustificare anche una crescita spirituale se vogliamo evitare l’autoestizione.

Quindi?

Cercate di non fare la fine dei dinosauri, una volta ottenuta la stabilitá economica cercate di concedere piú tempo alla vostra vita, ai vostri legami e ai vostri figli.

Sono le cose piú importanti che avete in questa vita e creeranno il continuum spazio temporale che dará struttura al futuro di tutti noi.